Il flusso di cassa, anche conosciuto come cash flow nella terminologia anglosassone, sta ad indicare le variazioni in positivo e in negativo della liquidità per effetto della gestione, con riferimento ad un determinato periodo di tempo: si tratta infatti della ricostruzione dei flussi monetari, quindi della differenza tra tutte le entrate e le uscite monetarie di un’azienda.
Essenzialmente se il cash flow è positivo si rileva la disponibilità finanziaria per l’azienda all’interno del periodo di riferimento, mentre invece se il cash flow risulta negativo significa che sono state assorbite più risorse di quanto non ne siano entrate.
Indipendentemente dalla dimensione dell’azienda, la previsione e la gestione del cash flow è la chiave per prendere decisioni strategiche efficaci; una gestione ottimale della tesoreria permette di monitorare tutte le operazioni che riguardano la liquidità, valutando lo stato di salute dell’impresa e soprattutto anticipando possibili criticità.
Tracciare il cash flow aziendale, inoltre, si rivela indispensabile per limitare gli errori, ridurre i rischi e attuare una programmazione mirata, volta sia a pianificare i nuovi investimenti sia a tagliare le spese non necessarie. Infatti, si può considerare il flusso di cassa un componente molto importante dell’autofinanziamento aziendale, se un’impresa non è in grado di generare flussi di cassa adeguati, significa che va rivisto qualche passaggio della gestione.
Grazie alla capacità di generare cash flow e alla solvibilità finanziaria dell’azienda si ottiene fiducia dalle banche e dai fornitori e si può pianificare in modo coerente il futuro dei progetti aziendali.